Enrico Glauber è nato a Dobbiaco (BZ), dove ha trascorso una felice infanzia in mezzo alla natura e cultura contadina, il 20-12-1928. Si è spento il 3 gennaio 2017 all’età di 88 anni.
Nel 1940, per causa degli eventi socio-politici citati in altra parte della presente documentazione, la famiglia si trasferisce a Como, dove suo padre riapre la Unda Radio, da lui fondata nel 1925. Frequenta la Scuola Media ed il Liceo Scientifico a Como, il Politecnico a Milano, dove si laurea nel maggio del 1954 in Ingegneria Elettrotecnica (la facoltà di elettronica allora non esisteva ancora). Subito dopo è stato assunto, come collaudatore prima e come progettista poi, alla Fernseh G.m.b.H. a Darmstadt in Germania, Società leader nel settore del Broadcast televisivo, dove fa una “full immersion” nelle tecnologie video e vive la transizione dalle valvole elettroniche ai transistor (i circuiti integrati arriveranno molto più tardi).
Tornato in Italia alla fine del 1958, dopo un paio d’anni in un settore diverso, entra come responsabile del progetto nella INELCO (Industria Elettronica Comense), fondata da suo padre nel 1958 per la produzione di componenti per la TV, a cui si affiancano successivamente apparecchiature video professionali (strumenti di misura, monitori, telecamere e altro). Per questo fatto e perché nella Inelco lavorano parecchi ex collaboratori della Unda Radio, Enrico la considera una prima reincarnazione della Unda. Erano tempi di pionieri, dove si recepivano stimoli da molte parti e li si traducevano in apparecchi concreti, prodotti ancora in modo artigianale ma in considerevoli volumi. I generatori transistorizzati di monoscopio TV in particolare furono esportati in vari continenti.
Da una costola della Inelco nel 1985 nasce la INELCO ELETTRONICA PROFESSIONALE (seconda reincarnazione!) che si dedica esclusivamente alle attività professionali. Vengono realizzati, tra l’altro, grossi impianti di video-sorveglianza in Italia e all’estero, la RAI equipaggia i suoi Studi con centinaia di nostri monitori, inizia la produzione in grande serie di monitori per l’informatica (per la Olivetti, la IBM ed altri), si studiano apparecchi per la diagnostica medica.
Come terza reincarnazione nasce la IVITEC che continua l’attività nel settore video e dei monitori, che diventano a colori e con risoluzione sempre più elevata, per i mercati di nicchia.
Infine, quarta e ultima reincarnazione, la Ivitec nel 1995 confluisce nella EICO (Elettronica Industriale Comense), che assume posizioni sempre più importanti in vari settori legati al video: video-sorveglianza, informatica, automotive (sorveglianza su mezzi mobili, metropolitane, ecc.), medicale, militare. A bordo di gran parte di apparecchi c’è una “intelligenza”, costituita da microprocessori e un software per lo più personalizzato alle esigenze dell’utente.
Nell’attuale EICO c’era qualcuno che ha mosso i primi passi della sua vita professionale, da giovanissimo, nella UNDA RADIO. I vari passaggi, dalla Inelco fino alla EICO, Enrico li ha accompagnati tutti, come responsabile del progetto prima, come consulente dopo.