La Pubblicità
di Mosè Battocchio
Le immagini pubblicitarie hanno da sempre costituito, sia per il settore della ricerca che per il mondo del collezionismo, una fonte indispensabile di informazioni. La grande quantità di materiale, reperibile in gran parte sulle riviste di settore, ma costituito anche da cataloghi aziendali, depliants, poster, locandine, ecc. offrono dei punti di riferimento estremamente significativi e, al tempo stesso, uno spettacolo suggestivo di colori, pregno di vibrazioni, di nostalgia dell’antico e d’attesa curiosa del futuro.
La grande letteratura in atto alla fine dell’‘800 e la riflessione sociologica, hanno attribuito al manifesto pubblicitario, un ruolo fondamentale che ci aiuta moltissimo oggi, a comprendere la natura intrinseca ed estrinseca del processo d’industrializzazione che a quei tempi imperversava sulle popolazioni occidentali e, sulle società operava delle trasformazioni radicali ed irreversibili. Si trattava, appunto, di comprendere le primitive espressioni variopinte di una nuova forma di comunicazione: i cartelloni insorgenti sul territorio urbano, il ruolo di intrattenimento con il cittadino, il quale, tra bisogni e desideri, tra necessità e lusso, è invitato ad abitare lo spazio.
Il manifesto interpreta così le conquiste tecnologiche a cavallo tra i due secoli e racconta in modo trasognante, con i colori delle favole, i primi passi dell’industria radiofonica, fonografica, discografica e altro, fornendo testimonianze importanti sull’evoluzione delle nuove tecnologie e del mezzo radiofonico.
Questa pagina del sito ci mostra una radio vista attraverso gli occhi del pubblicista che, tramite le varie campagne promozionali, escogita il modo migliore per accattivare il consenso del pubblico.
La Unda Radio negli anni tra il 1925 e i primi anni ’60, per promuovere ed incentivare la vendita dei suoi prodotti ricorre spesso a questo nuovo modo di dare informazione. Ecco che la radio diventa il mezzo di comunicazione di massa più importante, si trasforma essa stessa in oggetto di comunicazione, quando diventa gadget pubblicitario, intrappolata così, vittima o protagonista delle stesse trame che dalla comunicazione prendono origine.
Ma al di là di ogni bisticcio di parole, vediamo scaturire, dalla penna dei vari artisti-illustratori, immagini di coinvolgente bellezza, nate per l’effimera durata di una campagna pubblicitaria e successivamente dimenticate. Queste immagini vengono, oggi, sempre più spesso rispolverate, dai collezionisti ed appassionati, impalmate per la loro valenza grafica ed artistica, oltre che importanti testimoni di un’epoca e di un particolare momento storico-sociale.
Questa sezione, a rigor di logica, sarà in continuo aggiornamento, chi è in possesso di materiale pubblicitario riguardante la Unda Radio, di ogni tipo: cartoline, cataloghi, gadget ecc. può segnalarlo e collaborare all’ampliamento stesso della pagina.