Gentilissima Sig.ra Glauber, dopo avere visto l'articolo pubblicato sul numero odierno del 'Corriere di Como' non ho potuto fare a meno di visitare il sito dedicato alla Unda Radio. In effetti, io sono.. figlia della Unda Radio: mio padre, Emilio Magnoni, radiotecnico, è stato per anni tecnico viaggiante sia presso la sede di Como che successivamente presso la sede di Milano. Proprio lavorando negli uffici di Como ha conosciuto mia madre, Lucia Botta, impiegata, che ha sposato nel 1956. Mia... Weiterlesen
Gentilissima Sig.ra Glauber, dopo avere visto l'articolo pubblicato sul numero odierno del 'Corriere di Como' non ho potuto fare a meno di visitare il sito dedicato alla Unda Radio. In effetti, io sono.. figlia della Unda Radio: mio padre, Emilio Magnoni, radiotecnico, è stato per anni tecnico viaggiante sia presso la sede di Como che successivamente presso la sede di Milano. Proprio lavorando negli uffici di Como ha conosciuto mia madre, Lucia Botta, impiegata, che ha sposato nel 1956. Mia madre ha ancora a casa un radiofonografo modello 76/6 m perfettamente funzionante, un caro ricordo divenuto ancora più caro da quando mio padre purtroppo ci ha lasciati ormai 10 anni fa. Le posso dire una cosa? Non c'è ipod che tenga! Quell'apparecchio ha ancora un suono pulitissimo, con dei bassi penetranti, ed una radio con una enorme sensibilità di ricezione. Mio padre mi raccontava della cura con cui venivano costruiti quegli apparecchi, addirittura mi diceva che per il mobiletto esterno si ricorreva ai falegnami di Cantù. Quanta passione nei suoi racconti e nelle sue descrizioni, con i primi televisori.. ed i parenti che al giovedì sera si accalcavano nella loro casa di sposini per vedere Lascia o Raddoppia! Le confesso che vedere le foto d'epoca sul sito Internet mi ha emozionato. Alcune di queste foto fanno parte, lo posso proprio dire, dei ricordi di famiglia. Grazie per avere ricostruito con un mezzo moderno come Internet un pezzo di storia della radio, della televisione.. ed anche mia personale. Con i miei migliori saluti, Anna Magnoni... Collapse